mercoledì 20 agosto 2014

Tigelle vegan (o quasi)

 






 Ho da poco finito di leggere un libro che ho trovato interessante quanto divertente,
"Via Emilia, via da casa" di Bruno Barbieri, famoso chef stellato, illustrato con bellissimi disegni ad acquerello dei piatti e luoghi raccontati nel libro.
Il linguaggio è immediato, divertente ed i racconti sono in prima persona, ricette della tradizione familiare che Barbieri ha portato in giro per il mondo, senza mai dimenticare le sue radici.
Una ricetta mi ha ispirato una particolare simpatia e,fin dal momento in cui l'ho letta, mi sono lanciata alla ricerca dell'elemento indispensabile, insostituibile per realizzarla: la tigelliera di ghisa!!
Non è molto semplice da trovare se non si abita in Emilia Romagna, trattandosi di un prodotto caratteristico della zona di Modena. Dopo vane ricerche nei migliori negozi della mia zona ho lanciato un grido d'aiuto ad amici (che tesori!!!) e finalmente, dalla bellissima Cesena, è arrivata!!!! Stupenda, a fiore, pesantissima come deve essere!


Ho subito realizzato la ricetta Barbieri che ha dato risultati straordinari ma ho voluto sperimentare una versione light o vegan per tutti quelli che, per ragioni di scelta o salute, avrebbero altrimenti rinunciato al piacere di gustarsi una tigella in compagnia.
Ecco quindi la ricetta originale (sublime) comparata alla mia versione realizzata con pasta madre ed alleggerita (devo proprio dire niente male!!! ) 
Provare per credere e ... scelta libera!

Ricetta Barbieri:
Tempo di preparazione 3 ore e 30 minuti
1 kg di farina 00
1 cubetto di lievito di birra fresco
400 gr di latte intero fresco
240 gr di panna o squacquerone
20 gr olio di semi di girasole
15 gr di sale
15 gr di zucchero

Ricetta  con pasta madre, alleggerita:

Tempo di preparazione 30 minuti + 3 ore lievitazione in massa 
Stesura e lievitazione circa 1 ora e 30 minuti + tempo di cottura

800 gr farina 0 bio 11% proteine 
300 gr pasta madre solida idrat.50%
320 gr latte di avena (o altro latte vegetale a piacere)
240 gr yogurt greco 0% grassi (sostituibile con Philadelphia o altro formaggio spalmabile vegetale)
20 gr olio di riso (o altro olio di semi a piacere)
15 gr sale
15 gr zucchero grezzo di canna

I tempi di preparazione sono calcolati in presenza di una temperatura di 25/26º.

Impastiamo esclusivamente a mano.
In una ciotola formare una fontana con la farina e al centro spezzettare la p.m. ed aggiungere tutti gli ingredienti tranne in sale. 


Con l'aiuto di un tarocco idratare la farina poco alla volta, mescolandola agli altri ingredienti. Quando tutta la farina è idratata, e l'impasto si presenta ancora grezzo (punto di sale) aggiungere il sale ed amalgamare tutto, sempre con il tarocco.
Ribaltare  sulla spianatoia ed impastare  con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio, ma senza manipolare troppo.
Formare a palla e mettere l'impasto a lievitare in ciotola coperta con pellicola per almeno 3 ore (comunque fino al raddoppio).


Riprendere l'impasto, sgonfiarlo leggermente e dividerlo in due parti. Stendere la pasta con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Coppare con l'aiuto di un bicchiere (o coppa pasta) di diametro pari alle forme della tigelliera (8 cm). 


Disporre le tigelle sopra una teglia e lasciare lievitare almeno 1 ora coperte con un canovaccio. 

Prima di utilizzare una tigelliera nuova  è bene scaldarla molto bene da entrambi i lati per far evaporare eventuali oli presenti, poi ungerla leggermente (un velo) con l'aiuto di un foglio di carta da cucina imbevuto di olio e.v.o. , passato in ogni incavo. Questa operazione, ripetuta anche per pulire la tigelliera dopo averla usata, la rende antiaderente e sempre pulita. È buona regola non lavare la tigelliera.

Trascorso il tempo di lievitazione sulla teglia, scaldare molto bene la tigelliera sul fornello da entrambi i lati, disporre le tigelle nelle varie forme e chiudere. Lasciare cuocere qualche minuto e poi girare sull'altro lato. Le tigelle sono pronte quando sono ben dorate da entrambi i lati.


Poiché vengono cotte poche alla volta, mantenere in forno caldo (100º) le tigelle già pronte, fino a cottura completa di tutte le tigelle.
Servire calde accompagnate con salumi, formaggi o verdure grigliate.


La tradizione le vorrebbe accompagnate da un trito di lardo pestato aromatizzato con aglio ed erbe aromatiche che, a contatto con le tigelle calde,  crea un abbinamento succulento!!! E, diciamolo.... ogni tanto si può fare!!!!


Riporto, per gli irriducibili, la ricetta del Graspitè (lardo pestato) dello chef:
Ingredienti: 300 gr lardo di montagna possibilmente senza la parte magra, 1 rametto di rosmarino,2 spicchi d'aglio, 3/4 grani di pepe nero, 1 foglia di salvia, fior di sale q.b., una grattata di scorza di limone non trattata.
Tagliare prima a fette sottili il lardo e poi a piccoli pezzi. Unire la salvia, il rosmarino, il sale, pepe schiacciato, aglio, e battere tutto a coltello. A metà dell'operazione  aggiungere la scorza di limone e continuare a battere ma con il dorso del coltello fino a che la farcia si presenti omogenea.
Se accompagna le tigelle va usato crudo con tigelle molto calde!

Buon appetito!
Z.F.

sabato 16 agosto 2014

Pizza Alice all'Alpino





Ci sono strane alchimie che nascono quasi per caso, dal niente, che danno risultati inaspettati.
Un soggiorno in montagna che poteva risultare quasi noioso a causa del tempo inclemente (per non dire di peggio) si è trasformato in un grande scambio di idee ed un'occasione per mettere a frutto le varie esperienze.



 Le attrezzature e gli spazi adeguati, uniti ad entusiasmo ed un po' di pazzia hanno fatto il resto. 

Ecco qui la nostra pizza in teglia, chiamata Alice in onore di ...Alice, sua l'idea della farcitura :-)
Ingredienti:
350gr di PM (solida idratazione 50%)
1 kg farina 0 (oppure 00)
200 semola
1 cucchiaio di miele d'arancio o millefiori o malto d'orzo
700 gr acqua
2 cucchiaini colmi di sale

Per farcire:
Passata di pomodoro
Formaggio Gorgonzola
Mele golden 
Olio e.v.o. per la teglia

In una ciotola capiente mescolare le due farine e formare una fontana. Spezzare la pasta madre ed aggiungere l'acqua gradatamente fino a farla assorbire tutta. Da ultimo aggiungere il sale e lavorare energicamente sulla spianatoia. Arrotondare l'impasto e lasciare riposare per circa mezz'ora.
Riprendere l'impasto e dare una serie di pieghe a tre, arrotondare e riporre in ciotola coperta con pellicola. Attendere 1 ora e ripetere le pieghe. Lasciare riposare per circa due ore e riporre in frigorifero fino a giorno successivo.

Togliere l'impasto dal frigorifero e lasciare ambientare a t.a. per circa 2 ore. 
Prendere la teglia e misurare i lati. La seguente formula darà il peso di impasto adeguato alla teglia: lato X lato X 0,60. 
Stendere l'impasto nella teglia leggermente oliata in modo uniforme (bordi compresi) e lasciare lievitare per 3/4 ore.
Accendere il forno alla massima temperatura e cuocere la pizza per circa 10 minuti.
Togliere dal forno e farcire con una base di passata di pomodoro, gorgonzola a pezzi e mele tagliate a rondelle sottili. Cuocere per altri 10/15 minuti fino a che il gorgonzola sia completamente fuso e le mele leggermente colorate.



Il successo è assicurato!
Z.F.

venerdì 15 agosto 2014

Pane al mais con farina di Beura (VB)



In questa estate che proprio non vuole arrivare, nemmeno nelle giornate di metà agosto sulle montagne dell'Ossola, le temperature fanno pensare al clima estivo.
Facciamo quindi buon viso e, visto che l'unione fa la forza, mettiamo a  frutto le comuni esperienze di panificazione. Ospitati da persone squisite, in un clima di relax ed amicizia rinfreschiamo le nostre PM e via alle ricette di Ferragosto (anche se sembra autunno) all'Alpe.

Pane con farina di Beura (farina di mais) 

Ingredienti:
200 g di lievito madre rinfrescato
200 grammi di farina di mais di Beura
600 grammi di farina 00 (oppure farina 0)
500  grammi di acqua
20 grammi di sale.
 

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, poi con l'aiuto di un tarocco amalgamiamo tutte le farine.da ultimo inseriamo il sale. Lavoriamo energicamente prima in ciotola e poi sulla spianatoia. Arrotondiamo e lasciamo lievitare in ciotola leggermente unta con olio di semi di girasole per circa 5 ore (oppure fino al raddoppio, qui le temperature si aggirano intorno ai 19 gradi)
Dopo questo tempo, riprendere l'impasto, sgonfiare leggermente e dare una serie di pieghe a 3, arrotondare con la chiusura sotto, riporre in ciotola e coprire con pellicola. Dopo un riposo di circa 1 ora, ripetere le pieghe, poi mettere in frigorifero )fino al giorno seguente.
Al mattino togliere dal frigo  lasciare ambientare per circa 2 ore a t.a.
Porzionare in due parti, formare ogni parte a filone e capovolgere, con la chiusura in alto, sulla teglia coperta da un canovaccio ben spolverato di  farina di mais, ripiegato per tenere divisi i due filoni, coprire con pellicola e rimboccare il canovaccio a chiusura.
Dopo circa 3 ore, il canovaccio appare ben gonfio, prendere una teglia coperta con carta forno, posizionarla capovolta sopra alle teglia con i due filoni, ribaltare.
Nel frattempo avremo acceso il forno ad una temperatura di 250/270º .
Con mano leggera massaggiare i filoni per distribuire bene la farina di mais, fare tagli a piacere ed infornare immediatamente.
Cuocere per i primi 15 minuti alla temperatura massima e poi abbassare a 210/220º per altri 40 minuti.
Il pane deve essere ben dorato e picchiettando sul fondo deve risuonare vuoto.
Lasciare raffreddare in posizione verticale e consumare a totale raffreddamento.
Un profumo intenso quasi inebriante per un pane che non si dimentica facilmente. 
Bravo Sandro!

Z.F.