In questa estate che proprio non vuole arrivare, nemmeno nelle giornate di metà agosto sulle montagne dell'Ossola, le temperature fanno pensare al clima estivo.
Facciamo quindi buon viso e, visto che l'unione fa la forza, mettiamo a frutto le comuni esperienze di panificazione. Ospitati da persone squisite, in un clima di relax ed amicizia rinfreschiamo le nostre PM e via alle ricette di Ferragosto (anche se sembra autunno) all'Alpe.
Pane con farina di Beura (farina di mais)
Ingredienti:
200 g di lievito madre rinfrescato
200 grammi di farina di mais di Beura
600 grammi di farina 00 (oppure farina 0)
500 grammi di acqua
20 grammi di sale.
Sciogliere la pasta madre nell'acqua, poi con l'aiuto di un tarocco amalgamiamo tutte le farine.da ultimo inseriamo il sale. Lavoriamo energicamente prima in ciotola e poi sulla spianatoia. Arrotondiamo e lasciamo lievitare in ciotola leggermente unta con olio di semi di girasole per circa 5 ore (oppure fino al raddoppio, qui le temperature si aggirano intorno ai 19 gradi)
Dopo questo tempo, riprendere l'impasto, sgonfiare leggermente e dare una serie di pieghe a 3, arrotondare con la chiusura sotto, riporre in ciotola e coprire con pellicola. Dopo un riposo di circa 1 ora, ripetere le pieghe, poi mettere in frigorifero )fino al giorno seguente.
Al mattino togliere dal frigo lasciare ambientare per circa 2 ore a t.a.
Porzionare in due parti, formare ogni parte a filone e capovolgere, con la chiusura in alto, sulla teglia coperta da un canovaccio ben spolverato di farina di mais, ripiegato per tenere divisi i due filoni, coprire con pellicola e rimboccare il canovaccio a chiusura.
Dopo circa 3 ore, il canovaccio appare ben gonfio, prendere una teglia coperta con carta forno, posizionarla capovolta sopra alle teglia con i due filoni, ribaltare.
Nel frattempo avremo acceso il forno ad una temperatura di 250/270º .
Con mano leggera massaggiare i filoni per distribuire bene la farina di mais, fare tagli a piacere ed infornare immediatamente.
Cuocere per i primi 15 minuti alla temperatura massima e poi abbassare a 210/220º per altri 40 minuti.
Il pane deve essere ben dorato e picchiettando sul fondo deve risuonare vuoto.
Lasciare raffreddare in posizione verticale e consumare a totale raffreddamento.
Un profumo intenso quasi inebriante per un pane che non si dimentica facilmente.
Bravo Sandro!
Z.F.
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