giovedì 29 agosto 2013

Confettura di pesche bianche ai fiori di lavanda


      Pesche bianche, le mie preferite, profumatissime e mature al punto giusto, dei fiori di lavanda essiccati da un precedente raccolto, ed il gioco è fatto.... nuova confettura con tutti i profumi dell'estate! 
       


 L'abbinamento frutta-fiori di lavanda, dopo l'esperimento, direi ben riuscito, con le albicocche, si conferma intrigante, insolito, sorprendente!

Ingredienti:
2 kg di pesche bianche sbucciate e denocciolate
700 gr di zucchero di canna grezzo
Succo di 1 limone
3 cucchiai di fiori di lavanda essiccati.

Dopo aver pulito le pesche, tagliarle a fette e porle in una ciotola con lo zucchero, irrorare col di succo di limone. Lasciare macerare per un paio d'ore. In una casseruola dal fondo spesso portare ad ebollizione, schiumando se serve, e cuocere fino a che le pesche siano un po' sfatte.
Aggiungere i fiori di lavanda, sciacquati velocemente sotto un getto d'acqua fredda, e terminare la cottura verificando la densità con la "prova piattino" clicca qui.
Nel frattempo sterilizzare i vasetti mettendoli a bollire per ca. 20 minuti. Passare velocemente in acqua calda anche le capsule nuove ed invasare la confettura ancora bollente. Chiudere ermeticamente (controllare che i bordi siano perfettamente puliti, eventualmente ripassare bordi e capsule con un batuffolo imbevuto d'alcool o grappa) e capovolgere i vasetti sopra una superficie di legno, coperti con un panno di lana. Attendere fino a completo raffreddamento, affinchè si formi il sottovuoto.

 E' bene attendere almeno 30 giorni prima di aprire i vasetti di confettura, per gustarla al meglio ma, una volta aperti,vanno conservati in frigorifero. 
z.f.

A proposito di arte:
Fotografando questi frutti meravigliosi, e fedele al titolo che ho voluto dare a questo spazio, mi sono ricordata di un quadro, in particolare, di un pittore che ha saputo elevare oggetti di uso comune a materiale degno di rappresentazioni artistiche, imponendo il genere pittorico delle "nature morte" grazie ad una straordinaria tecnica che lo resero uno degli artisti più amati del suo tempo: 
Jean Siméon Chardin - Cesto di pesche, coltello, bicchiere e noci 





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